Le porcellane giapponesi, oggetti di uso quotidiano, secolari e sacri, sono tra gli oggetti più popolari in Europa. Presentano decorazioni originali, spesso raffiguranti paesaggi o motivi naturali e rappresentano gli usi della società giapponese. Prodotta per la prima volta in Cina, la porcellana raggiunge il Giappone nel 1510. Dopo la scoperta dell’argilla da porcellana, nel 1616 il maggiore centro di produzione di porcellana giapponese divenne la città di Arita e proprio in questa città si svilupparono due distinti stili, conosciuti come Imari e Kakiemon.
- Porcellana giapponese Imari: denominazione attribuita dai collezionisti occidentali agli oggetti prodotti nella città di Arita, cuore dell’industria della porcellana giapponese. Le porcellane Ko-Imari e Iro-Nabeshima rappresentano piante e temi floreali e si distinguono per una decorazione in blu sotto smalto e rosso ossido di ferro su sfondo bianco;
- Porcellana giapponese Satsuma: è un tipo di porcellana risalente al XVI secolo e prodotta ancora oggi, caratterizzata dal color avorio e adornata con disegni d’oro o policromi.
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