La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine che può manifestarsi allo svezzamento, ma anche in età adulta. La sua scoperta risale ad almeno 30 anni fa.
Il glutine è una proteina presente nei cereali che contengono frumento come il grano, l’avena, la segale, il triticale, il kamut, la spelta e l’orzo.
Di conseguenza tutto ciò che è preparato e/o contaminato con questi cereali è nocivo e non digeribile per il soggetto celiaco, che altrimenti svilupperebbe sintomi quali dissenteria, vomito e coliche intestinali fortissime, proprio perché l’intestino non è in grado di digerire questa grande molecola che è il glutine e sviluppa anticorpi contro di esso e anche verso altri organi.
Infatti sono sempre di più i celiaci diagnosticati in età adulta, perché spesso sviluppano prima altre patologie, mediate dai propri anticorpi, per poi arrivare alla diagnosi di celiachia, che a tutt’oggi è sostenuta da validi esami di laboratorio, ma può essere convalidata solo dalla biopsia intestinale.
La scoperta della celiachia, è inutile negarlo, cambia la vita, sia se diagnosticata in età pediatrica che adulta.
Nel primo caso, perché tutte le fasi della vita sono scandite da un continuo adattamento a condizioni di vita diverse; basti pensare al passaggio dei vari livelli scolastici: dall’asilo alle superiori, con maggiore criticità per le scuole elementari e medie; alla gestione dell’alimentazione fuori casa, soprattutto in età adolescenziale ( pizzerie, paninoteche e feste varie ) in cui non sempre chi ti invita si ricorda della tua intolleranza.
Nel secondo caso, si affronta un più brusco e violento sconvolgimento delle proprie abitudini alimentari e non: come preparare e mangiare sempre su piani di lavoro puliti e in assenza di briciole e farine; non utilizzare gli stessi utensili da cucina contemporaneamente per più lavorazioni ( spesso in famiglia il celiaco è solo uno ), come cucchiai, pentole, piatti e acqua di bollitura.
Tuttavia, però, spesso, questa seconda condizione, viene più facilmente accettata, perché percepita come la soluzione a tanti problemi.
Da questa breve analisi si può capire benissimo, come la vita del celiaco potrebbe SEMBRARE impossibile e che lo porti ad essere considerato come un appestato con il quale non sapere come comportarsi, perché sembra non possa mangiare nulla.
NON E’ COSI’. Il celiaco può mangiare la pasta, il pane, secondi impanati purché siano fatti di farine e composti fatti di mais, riso, patate, miglio e tutti i secondi tali e quali (carne, pesce, uova, salumi permessi dal Prontuario degli alimenti e verdure), ma il problema non è dentro casa, anzi fuori.
Fortunatamente negli ultimi tempi l’industria alimentare ha messo in commercio numerosi prodotti che “alleviano” le sofferenze di chi è affetto da questa fastidiosa patologia e per coloro che sono appassionati del “Mangiar Bene” e soprattutto della produzione artigianale ci sono delle Realtà molto apprezzate il cui successo eclatante lo ha fatto diventare un vero punto di riferimento per molti che soffrono di celiachia.
Tutti coloro che soffrono di Celiachia adesso possono davvero lasciarsi andare ad un sorriso liberatorio, perché possono mangiare in tutta libertà e senza rinunciare al gusto per le cose buone e genuine Senza Glutine.